In origine si chiamava Rampichino. Nata negli anni Ottanta negli Stati Uniti, la bici con le ruote artigliate permetteva di pedalare su e giù per boschi e sentieri ed ha subito entusiasmato gli sportivi appassionati di ciclismo e dell’amore per la natura.
Dalle passeggiate domenicali individuali all’organizzazione di uscite di gruppo, il passo è stato veloce. Spontaneamente nel Veneto, il cui tessuto sportivo di amanti del ciclismo era già molto importante, sono nate alcune squadre dedicate proprio alla nuova disciplina che si andava via via definendo: il mountain biking.
Una delle prime realtà nate a Verona e che ancora oggi a distanza di tre decenni, contribuisce a scrivere le pagine più belle nella storia della mountain bike nazionale, è il Team Todesco.
Fondato nel 1991, all’inizio il gruppo prende il nome di MTB Val del Tasso, dalla località nel territorio di Rivoli, in cui i dieci soci fondatori, Lino e Maurizio Castioni, Vito Chesini, Giorgio Facchin, Valerio Festi, Marco Pasetto, Stefano Ragnolini, Diego Simeoni, Diego Vassanelli e Mauro Zenere si ritrovano per le loro uscite domenicali.
Il primo presidente in carica è Marco Pasetto, il biker che oltre a pedalare, meglio si destreggia fra documenti e scartoffie varie da compilare per poter essere considerato un team a tutti gli effetti.
Lo spirito su cui si basa il nuovo gruppo è principalmente quello dello star bene insieme e divertirsi in compagnia, godendo di una passione comune.
Già dal primo anno però si denota il carattere competitivo del gruppo e a portare le prime vittorie conquistate nelle manifestazioni organizzate vicino a casa è Massimo Gaiardelli.
Nel 1992 diventa presidente del gruppo Valerio Festi, che ancora oggi, a distanza di trent’anni, guida il Team Todesco con la stessa immutata passione, “come se fosse la sua famiglia”.
Il ’92 è anche l’anno in cui veste la maglia della Val del Tasso anche Carlo Bussola e la sequenza dei risultati positivi continua.
Nel 1994 arrivano dei risultati importanti: il titolo al Campionato Italiano Udace a Castion Veronese, conquistato nella categoria primavera da Fabio Scapolan, all’apparenza un timido ragazzo di 13 anni, che tira fuori tutto il suo carattere e la sua determinazione e sfruttando a pieno le sue abilità in discesa si invola in un vero e proprio sogno.
Si ricordano anche in questi anni numerose vittorie e piazzamenti di Maria Federica Zanotto, Matteo Lonardi e Marco Agostini.
Nel 1996 il gruppo Val del Tasso si divide e nasce così il Team Todesco Moto Racing, con sede a Rivoli Veronese: lo spirito del divertimento e dell’amicizia rimane lo stesso, ma a questo si aggiunge anche la componente dell’agonismo: partecipare alle gare che sempre più spesso vengono organizzate e offrire a tutti gli iscritti la possibilità di affrontare le competizioni potendo contare su un supporto logistico di squadra.
Stagione dopo stagione il movimento della mountain bike cresce a livello mondiale e cresce anche il Team Todesco Moto Racing: aumentano gli iscritti, cresce il livello tecnico degli atleti, crescono le aspirazioni e il team si fa notare prima a livello provinciale e regionale e poi anche a livello nazionale.
1997 arriva al team di Rivoli la prima vittoria assoluta in una gara sulle lunghe distanze, che negli anni Novanta diventano le manifestazioni più amate e cercate dagli appassionati della mountain bike.
A Verona un indimenticato Dario Bergamini organizza la prima edizione di Lessinia Legend, con partenza e arrivo in piazza Bra, il cuore della città scaligera. Vittorio Formenti, ex nazionale di atletica leggera, negli ultimi quattro chilometri deve recuperare 500 metri di distacco sui tre atleti che comandano la gara. Con una progressione invidiabile sul lungadige, Vittorio recupera lo svantaggio e raggiunge la testa della corsa, scatta all’ingresso dell’ultima curva andando a tagliare il traguardo per primo.
Nel 1998 Lessinia Legend rimane negli annali della storia della mountain bike come l’edizione massacrante, la più lunga mai organizzata fino ad allora: 125 chilometri di fango pioggia e freddo. Stavolta a far sognare tutto il team, sfiorando il successo è Matteo Coltro che in una gara incerta fino alla fine, proprio per la sua lunghezza e per le condizioni meteo avverse, al traguardo è secondo.
Negli anni successivi si susseguono vittorie e podi grazie ad atleti del calibro di Edoardo Zardini, diventato poi professionista su strada, dei fratelli Giovanni e Giorgio Madinelli, di Giandomenico Tommasi, di Daniele Debeni, e di tanti altri ancora.
É nel 2006 che avviene una nuova svolta importante. Il team cambia ancora nome diventando semplicemente Team Todesco; si allargano gli orizzonti e arriva il primo direttore sportivo: Gianni Munari, che rimarrà con i Blues per sei anni.
É la persona giusta al momento giusto e il team letteralmente esplode: vengono conquistati numerosi e diversi titoli nazionale ed europei, ma con la supervisione di Gianni Munari, negli anni successivi gli atleti del Team Todesco saliranno anche sul podio mondiale, ottenendo tre storici risultati: nel 2009 in Francia, nel 2010 in Brasile e nel 2014 in Norvegia.
Forti dei risultati prestigiosi arrivati e consapevoli delle potenzialità che il Team Todesco può avere grazie alla coesione e all’entusiasmo che hanno sempre contraddistinto i suoi atleti, si iniziano a fare nuovi progetti, si punta verso obiettivi ambiziosi, si ragiona in prospettiva futura a 360 gradi. Ci si apre a diverse discipline.
Nel 2007 approda al Team Todesco l’atleta che segnerà tutti i traguardi mai immaginati fino a quel momento: Carlo Manfredi Zaglio.
Bresciano di nascita, veronese per adozione sportiva, Carlo porta al Team Todesco innumerevoli titoli: campionati italiani ed europei sia nel cross country che nelle Mx.
Sono suoi anche i titoli mondiali di cross country a Pra Loup in Francia nel 2009 e a Camboriu Balneario in Brasile nel 2010.
Nel 2009 arriva anche un altro fortissimo atleta, che ancor oggi rappresenta una colonna portante del team, Dimitri Modesti, vincitore del primo titolo assoluto e di categoria nel prestigioso circuito di granfondo Windtex. In questo frangente, Dimitri oltre ad essere un grande atleta si è dimostrato anche un ottimo trascinatore. Il suo carisma e la sua passione hanno coinvolto gli atleti e il team, unito verso un unico obiettivo, ha centrato anche il primato nella classifica delle società.
Negli anni successivi Dimitri si è poi specializzato in una nuova disciplina emergente, l’enduro, che va ricalcando nella sua essenza, lo spirito iniziale del rampichino. In questa sua nuova passione non si contano le vittorie e nel 2016, a Sestri Levante, veste anche la maglia tricolore. Oltre che come atleta, la figura di Dimitri diventa un’importante icona anche come coordinatore del gruppo enduro, coadiuvato da un sempre presente Francesco Castioni.
Di anno in anno cresce il numero degli iscritti provenienti da tutto il nord Italia e cresce anche il numero delle competizioni a cui gli atleti partecipano: ogni fine settimana sono tanti gli atleti che si spostano sui vari campi di gara sparsi in diverse regioni, per rappresentare il Team Todesco.
A questo punto diventa indispensabile la presenza di un responsabile per coordinare una marea di dati. Gianluca Barilani, che già faceva parte del team come atleta dal 2002, con dimestichezza e precisione inizia anche la sua attività di coordinamento del team. Ad affiancarlo in una parte del lavoro di segreteria, si impegna anche Edoardo Rossi.
La prima chiamata in maglia azzurra per un Blues arriva nel 2012. A portare il nome del Team Todesco nella rosa della Nazionale è un ragazzo trentino, all’apparenza timido, ma con tanta voglia di riscatto: Andrea Righettini. Al Campionato mondiale Under 23, che si svolge a Saalfelden, in Austria, Andrea tira fuori tanta grinta mostrando il meglio di se stesso e partito in ultima fila, in novantaduesima posizione, recupera posizione su posizione andando a tagliare il traguardo diciannovesimo.
Righettini è solo uno dei primi trentini approdati al Team Todesco che hanno contribuito a farne la storia. A portare lustro e prestigio in casa Todesco è stato anche Ivan Degasperi.
Nel 2013, nella calda e torrida edizione di Etna Marathon, valida come campionato italiano, Ivan Degasperi e Emiliano Ballardini segnano una storica doppietta.
Di Degasperi è anche il titolo al mondiale Cross Country a Lillehammer, in Norvegia nel 2014, nonché innumerevoli altri titoli italiani sia nella specialità Cross Country che sulle distanze Marathon.
Prestigiosi sono anche i risultati della coppia Max Gottardini e Letizia Grottoli, che spaziano fra cross country e lunghe distanze: Max conquista il bronzo al mondiale Xco in Canada nel 2019 e Letizia l’argento all’Europeo Marathon del 2017 svoltosi in terra slovacca.
Come Righettini, cinque anni più tardi sarà Adolfo Canal a vestire la maglia azzurra, convocato dal Ct Mirko Celestino per partecipare agli Internazionali d’Italia.
Nel 2014 approda al Team Todesco l’atleta di origine russa, il simpaticissimo Georgy Dmitriev.
Dopo aver vinto tantissime competizioni di rilievo internazionale Dmitriev conquista la maglia europea alla famosissima Salzkammergut, la più importante e dura gara austriaca. E per non smentire la sua fama di compagnone, le sue prime parole all’arrivo sono state queste: “Alla partenza mi avevano detto che, a chi arriva primo avrebbero offerto una birra. E poi arrivando prima avevo anche più tempo per riposarmi dopo!”
Se parliamo invece della conquista dei continenti non si può dimenticare la vittoria assoluta di Emiliano Ballardini alla Desert dash Namibia, gara non stop di 340 chilometri, da dover percorrere in 24 ore. Ballardini ha vinto in 13 ore e 52 minuti, il secondo è arrivato dopo 26 minuti e il terzo dopo quasi un’ora.
Il Team Todesco negli anni ha annoverato fra le sue fila anche molte forti atlete.
Nel 2006 Maria Federica Zanotto, tesserata nel team già dal 1994, a Sestola in provincia di Modena, conquista il suo primo titolo italiano nella specialità della down hill. Inizia qui l’invidiabile carriera di Maria Federica che nel suo palmares andrà poi ad aggiungere uno strabiliante secondo posto per soli 23 centesimi ai Mondiali Downhill a Praloup in Francia nel 2007, mentre nel 2010 otterrà il primo posto, il secondo e il terzo, rispettivamente al Campionato Italiano di Cortina, all’Europeo in Francia e al Mondiale in Brasile.
Passata poi alle prove di enduro, nel 2015 a Canazei, Maria Federica si pregia del titolo italiano.
Nel 2009 Federica Piccoli vince il titolo italiano MX a Montello, in provincia di Treviso.
Ma il nome dell’atleta più poliedrica, in grado di passare con grande energia attraverso discipline diverse ed esperienze ciclistiche forti, è senza dubbio quello di Valentina Rocca.
Valentina indossa la maglia del Team Todesco nella stagione 2015; trova l’ambiente, i compagni, gli stimoli giusti e… cresce.
Le prime gare; qualche cross country e l’approccio alle lunghe distanze. In breve tempo Valentina si rivela un vero portento.
Nel 2017 conquista il bronzo all’italiano XC di Genova, ma è nelle competizioni estreme che mostra la sua vera indole di guerriera: conclude la Salzkammergut Trophy di Bad Goisern in Austria, nella sua versione estrema: 211 chilometri e 7.049 metri di dislivello. Partenza alle 5 e arrivo dopo 15 ore e 27 minuti.
Valentina capisce così qual è la sua strada e intraprende così le sue imprese ultracycling: nel 2018 la manifestazione 20K lunga 700 chilometri con ventimila metri di dislivello, e l’Italy Divide di 1150 chilometri e 23 mila metri di dislivello, due gare non stop, nelle quali si classifica prima fra le concorrenti femmine e nelle prime posizioni anche fra gli uomini.
Negli ultimi anni arrivano anche personaggi del calibro di Roberto Baccanelli, campione italiano xc nel 2019; Daniele Ratto, ex professionista su strada, e proprio in quest’ultimo anno anche Zaccaria Toccoli e Serena Calvetti.
Negli annali del Team Todesco sono innumerevoli le vittorie, i risultati di prestigio di manifestazioni singole e di tanti importanti circuiti, che hanno visto il gli atleti del Team Todesco partecipare compatti per vincere, dagli atleti più forti a chi invece fa più fatica, ma tutti presenti sui campi di gara per onorare la maglia che indossano.
Sono passati trent’anni da quell’ormai lontano 1991.
Sono stati trent’anni di evoluzione, con cambiamenti, correzioni, trasformazioni.
Ma sono stati anche trent’anni soprattutto con dei chiari punti fermi: lo spirito di squadra per correre, ognuno secondo le proprie possibilità, ma per vincere tutti insieme, e l’umiltà, intesa come la caratteristica fondamentale delle persone che cercano sempre di migliorarsi, sotto tutti i punti di vista.
Ancor oggi, come tanti anni fa, le parole d’ordine del Team Todesco sono: amicizia, serenità e divertimento. Tanto divertimento, dentro e fuori i campi di gara.
Solo così gli atleti si sentono motivati a far bene. E perché no? Si sentono dei buoni atleti e dei buoni compagni. Sentono che, indipendentemente dalla posizione ottenuta al traguardo, in qualche modo hanno vinto. Anche loro, come il primo arrivato.
TEAM TODESCO
VIA RAGANO, 3
37010 RIVOLI VERONESE (VR)